Lo Swan 38 è un III Classe trasformabile in One Tonner
che riprende in piccolo tutti i temi abituali della Nautor: raffinatezza,
pignoleria ed estrema ricercatezza nelle finiture. Le linee di
coperta sono quelle classiche degli Swan; le soluzioni non esulano
dal classico e dal super-collaudato. Un rapido sguardo ai piani
di costruzione della barca e ci si rende conto di trovarsi di
fronte ad un classico progetto di Stephens; la linea di coperta
è pulita e filante,gli slanci della carena non sono tanto
accentuati, in omaggio alla tendenza degli anni '70 che cerca
di riunire le masse attorno al baricentro. Così facendo
si riduce, a parità di dislocamento, il momento di inerzia
e quindi il periodo di beccheggio.
La costruzione dello scafo è in vetroresina; la coperta
interamente rivestita in teak, materiale che domina anche negli interni;
il bulbo è in lega di piombo e antimonio, assicurato con
bulloni in acciaio inox. L'esperienza di Stephens, unita alla
grande pratica in costruzioni navali della Nautor ha suggerito
quei piccoli particolari che fanno dello Swan '38 una barca completa
e sofisticata. L'armamento è a sloop in testa d'albero.
L'albero è in lega di alluminio a sezione ovale. Anteriormente
porta la rotaia per l'attacco dei tangoni, in lega d'alluminio
a sezione tonda, che trovano alloggio in coperta in due scanalature
ai lati della tuga in modo da formare un tutt'uno con la coperta.
Pure in lega di alluminio è il boma a sezione tonda con
tesabugne a maniglia per smagrire la randa. Ogni particolare è
curatissimo, costruito appositamente dal cantiere per questa barca.
Paragonare gli interni dello Swan 38 ad un salotto è poca
cosa, in quanto la cura dei particolari, lo spazio sapientemente
sfruttato e suddiviso suggeriscono un paragone con un mobile d'arte.
In effetti, appena sotto coperta si ha l'impressione di entrare
in un luogo creato non solo per ospitare l'equipaggio ma anche
per proteggerlo, rilassarlo e servirlo mettendogli a disposizione
soluzioni e attrezzatura di lusso.
Sotto la scaletta trova posto il motore, completamente insonorizzato,
sulla destra il gruppo cucina con lavello, ghiacciaia e stipetti,
a sinistra il tavolo da carteggio con il quadro degli strumenti
e al centro della dinette il tavolo con due divani trasformabili
e due cuccette per il navigatore, poi la paratia dietro la quale
si nasconde l'albero.
La toilette con doccia, W.C. e lavello è sulla sinistra
di fronte all'armadio per le cerate, a prua la cabina di servizio
(tipica di tutti gli Swan) con due cuccette in tubolare asportabili,
solitamente adibita a cala vele, in comunicazione con la coperta
per mezzo di un largo boccaporto Goiot da dove è possibile
passare i sacchi vele.
A poppa la cabina ospita una cuccetta doppia e una singola. Una
grande dote della barca è l'estrema luminosità degli
interni. Fuori, in pozzetto, lo spazio è ristretto, anche
a causa della colonnina del timone a ruota con la chiesuola per
la bussola. Il tutto è un po' ingombrante e l'equipaggio
in manovra non ha molto spazio. Nel 1976 lo Swan 38 costava 243.000
marchi finlandesi (circa Lire 43.000.000) con la dotazione standard
prevista dal costruttore nelle sue specifiche di costruzione (un
capitolato molto dettagliato in cui inoltre sono specificate molte
caratteristiche costruttive, inerenti lo scafo, le ferramenta
e le chiodagioni, la zavorra, le paratie, l'attrezzatura, l'equipaggiamento,
la falegnameria - voce notevolmente ricca di dettagli - le vernici,
la meccanica - la propulsione -affidata ad un entrobordo diesel
costruito dalla Bukh, un bicilindrico raffreddato ad acqua di
mare, che eroga 20 HP a 3000 giri al minuto (24 nella versione
più moderna a iniezione diretta) - l'impianto elettrico,
l'alberatura, le manovre, l'attrezzatura di coperta).
Trattandosi di uno Swan, non si può fare a meno di pensare
al Sayula, che partecipò alla prima Whitebread, regata
intorno al mondo, alla barca cioè che corre con sicurezza,
accessoriata e carica di tutto punto. La politica del cantiere
finlandese era infatti quella di non sacrificare il comfort per
la velocità. Le miglia fatte dai vari Swan in tutti i mari
ed in qualsiasi condizione, testimoniano appieno delle doti marine
di questa filosofia costruttiva.
Per quanto riguarda specificatamente lo Swan 38sono da sottolineare
la prontezza con cui la barca risponde al timone, e le doti della
carena, provate dall'ottimo angolo di bolina che lo scafo consente
senza perdere velocità. Alle andature portanti, sono buone
la stabilità e l'assenza di noiosi movimenti di rollio;
il dislocamento pesante (pur tenendo conto della riduzione degli
slanci) ed il notevole pescaggio comportano invece un elevato
momento d'inerzia ed imprimono allo scafo un ampio e lento beccheggio.
Del resto solo il dislocamento pesante permette di ottenere scarse
riduzioni di prestazioni al variare del moto ondoso e quindi velocità
medie interessanti.
Navigando su queste barche si ha una sensazione di padronanza,
di completo controllo, tale da invogliare ad osare sempre di più,
di andare sempre più avanti nella sicurezza più
completa: una sensazione che sicuramente ben conoscono tutti quelli
che hanno messo i piedi a bordo di barche come questa.
Lo Swan 38' è una bella barca, con buone prestazioni; comodissima
per la crociera, è riservata ad una clientela raffinata
e competente. Piacciono le sue linee aggressive, soddisfano esteticamente
e tecnicamente le sue soluzioni definitive, si rivelano funzionali
le sue dotazioni standard offerte dall'esperto costruttore. Infine
non si possono dimenticare gli exploit di questi scafi finlandesi
in regate internazionali.
Il 38, con le sue 116 unità varate, è la barca costruita
nel maggior numero di esemplari dalla Nautor. Disegnata nel 1973
da Sparkman & Stephens, è rimasta in produzione presso
il cantiere finlandese dal 1974 al 1978, e si è terminato
di costruirla solo perché la filosofia della Nautor è
che uno stampo, per mantenere le caratteristiche di perfezione
desiderata, non possa essere utilizzato per più di un dato
numero di volte. Ha delle doti marine eccellenti e, soprattutto,
in navigazione è di ineguagliabile bellezza ed eleganza.
|