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Mary Jane

Alpa 42 Ketch
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Cantiere: Alpa
Costruzione: 1975
Matriale: VTR
Disegno S&S: 1998.C1
Lunghezza f.t.:
12.33 m
Lunghezza al gall.:
9.83 m
Larghezza:
3.45 m
Immersione:
1.80 m
Dislocamento:
4950 kg
Zavorra:
4.500 Kg
Superficie Velica: 54.80 mq
Randa: 27.50 mq
Genoa (150%): 52.40 mq
Spinnaker: 127.50 mq
Motore: Ford, HP 93, 1975
Mary Jane
 
Mary Jane                
                 

L’Alpa 42 è un progetto di S&S del 73 entra in costruzione nel 74 e rappresentava l’ammiraglia del cantiere. Nel progetto iniziale di S&S la barca nasceva per le regate d’altura, infatti nel 74 la prima Alpa 42 (Zizanie, battente bandiera maltese) vinse la Middle Sea Race, nella sua categoria.

Oggi è un 12 metri per la crociera pura , in diverse hanno fatto la traversata dell’ Atlantico (fra queste la mia Eros e Vieux Malin) e almeno una anche il giro del mondo( Mary Jane).

Armata a ketch , opzionalmente a sloop, gli alberi passanti posano su un solido supporto imbullonato ai madieri sigillati in chiglia. Questi supporti godono della possibilità di scorrere per chiglia e per madiere in modo da poter permettere un perfetto centraggio dell’albero e l’equilibratura della barca. Le attrezzature degli alberi sono sovradimensionate in maniera di dare la massima sicurezza in ogni condizione.

La stratificazione della coperta viene interamente rinforzata con un sistema a sandwich la cui anima è costituita da legno di balsa particolarmente trattato. Questo sitema elimina le flessioni della coperta, la irrigidisce e le conferisce particolari proprietà fonoassorbenti e termoisolanti. All’esterno si presenta libera con boccaporti rialzati e antisdrucciolo controstampato.

Il pozzetto centrale , profondo e comodo, è protetto da un alto paraonde che ripara al meglio il suo equipaggio.

Lo scafo, le cui forme armoniose e senza tempo si sposano con ottime qualità nautiche, è di vetroresina stratificato a mano in un unico blocco, caratterizzato da spessori importanti e differenziati a seconda degli sforzi che ogni singola zona deve sopportare. All’interno sono stati sigillati per tutta la lunghezza 6 correnti che ne rendono la struttura robusta e rigida. La zavorra è costituita da un unico blocco di Kg. 4500 ca. in fusione di ghisa inserita all’interno della struttura dello scafo e sigillata con vari strati di vetroresina.

Nel blocco di zavorra è stato ricavato un pozzetto di sentina. Il timone è su skeg e l’asse elica è incorporata nello scafo.
L’importante piano di deriva, lo skeg del timone e la profilata carenatura
della linea d’asse,contribuiscono a mantenere facilmente una notevole stabilità di rotta a qualsiasi angolo di sbandamento, limitando il rollio e il beccheggio, anche con mare formato e vento teso, rendendo confortevoli anche le navigazioni impegnative.

Le motorizzazioni previste erano affidate a potenti Ford/Perkins 80-90-100hp per ottenere una buona velocità di crociera a basso regime, con autonomia di circa 400 miglia.
Gli interni nel progetto iniziale di S&S prevedevano 10 posti letto, vennero ridisegnati dall’architetto Alberto Mercati in collaborazione col cantiere e portati a 6/8, diverse le soluzioni proposte, tutte in grado di fornire privacy,grande capacità di stivaggio ed innegabile eleganza.

Ne furono costruite 67 unità e l’ultima fu chiamata dal cantiere (col permesso dell’armatore) The Last Lady.

Nel 76 lo studio S&S disegnò anche il progetto per un’eventuale delfiniera (progetto tutt’ora acquistabile presso lo studio S&S).
Dopo la chiusura del cantiere Alpa, Zuanelli acquistò uno stampo e apportando alcune modifiche relative a timone, zavorra e interni; mise in produzione lo Z42.

 
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