Alla fine degli anni '60 Toni Pierobon aveva maturato l'idea
di far disegnare e costruire un monotipo, di non meno di 30 piedi
al galleggiamento (la misura minima ammessa all'Admiral's Cup),
insieme con un gruppo di altri undici armatori italiani, che potessero
conseguentemente competere tra di loro ad armi pari.
Mise insieme un sindacato che commissionò a Stephens un
buon disegno , quello dell'Alpa 12,70. Restava solo da identificare
un cantiere che potesse affrontare la costruzione mantenendo e
rispettando gli elevati standard qualitativi di S&S. Pierobon
individuò per questo l'Alpa SpA. Come ha meticolosamente
ricordato Davide Zerbinati (Alpa, 1998, ricerca per una tesi di
laurea), il titolare del cantiere, Danilo Cattadori, uomo brillante
e intelligente, non tardò a comprendere che l'accettare
la commissione da parte del "sindacato Pierobon" per
costruire una barca su disegno niente meno che di Sparkman &
Stephens, lo avrebbe proiettato per sempre e in via definitiva
nel mondo della grande cantieristica. Andò esattamente
così.
Cattadori accettò da parte dei nuovi committenti la sfida
e costruì l'Alpa 12,70, su progetto di Stephens, accettando
anche la supervisione dei periti del Lloyd's Register of Shipping
di Londra, che certificarono la barca in classe 100 A1 (condizione
che Pierobon aveva posto come essenziale e non negoziabile). Secondo
quanto viene riportato in un articolo pubblicato su Yachting &
Boating Weekly l'11 febbraio 1970 (pag. 11), in cui si parla di
questa nuova e prodigiosa barca voluta da Pierobon, l'Alpa progettava
di varare in pochi anni ben 135 esemplari della 12,70. Per vari
motivi ne vennero costruite "solo" quattordici (una
fu anche acquistata da Marivela, la sezione sportiva della nostra
Marina Militare).
Apparentemente tutte le barche sono ancora oggi naviganti. Purtroppo
per costruire tutte le 12.70 ci volle un periodo piuttosto lungo,
e nel frattempo era stata introdotta la nuova regola di stazza
IOR (International Offshore Rule), che penalizzava assai le barche
concepite per la stazza RORC.
Forse anche per questa ragione Cattadori non portò a termine
l'ambizioso progetto, ciò nonostante le poche 12,70 varate
e naviganti si difesero nelle competizioni mediterranee, riportando
successi ammirevoli, soprattutto per la loro abilità (tipica
e caratteristica delle barche S&S) di bolinare, soprattutto
con vento fresco.
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