Hobo e' stata costruita da uno dei piu' rigorosi (nel seguire
le caratteristiche progettuali) e lussuosi cantieri italiani:
Mostes. Varata nel 1959, fu costruita in fasciame di mogano (28
millimetri) su ordinate di robinia e bagli in douglas. La tuga
e la chiglia sono in rovere, gli alberi cavi in spruce. Tutte
le chiodagini e i perni della chiglia in bronzo silicio.
Strapping (le fasce che corrono lungo lo scafo, e che servono
a distribuire lo sforzo scaricato sulle lande dall'alberatura,
in maniera uniforme verso la chiglia) in everdur, materiale che,
particolarmente in Italia, era di difficilissima reperibilita'.
Durante la costruzione della barca, ricorda lucidamente Luigi
Mostes, era assai frequente la visita di uno dei fratelli Stephens,
che non mancavano infatti, quando si trovavano in Italia, un passaggio
per ispezionare ognuna delle barche su disegno del loro studio,
in quel momento in costruzione.
Hobo, disegno numero 1380 del 1959, e' un tipico cruiser racer
Sparkman & Stephens di quella fine decennio . Si tratta di
una evoluzione di Anitra (la co-sorella e'China Clipper) che segue
la linea progettuale iniziata con Finisterre. Baglio massimo importante,
superficie bagnata ridotta, grande maneggevolezza. Gli interni
sono estremamente confortevoli. All'accesso sotto coperta a dritta
si trova la cucina, il lavello e la ghiacciaia sulla sinistra.
Un ampio quadrato, con tavolo ad ali abbattibili, confortevole
per ospitare sei persone, precede il breve corridoio dove si trovano,
sulla sinistra il locale toilette e sulla dritta due spaziosi
armadietti. Classica cabina di prua.
Hobo fu varata nel 1959 con il nome di Calliope, venne ribattezzata
con questo nome un po' romantico, che in inglese significa Vagabondo,
dal suo secondo armatore, il conte Roberto Guicciardini. Fin dal
suo varo prense parte a qualche sporadica regata in Mediterraneo
(durante una Giraglia perse anche l'albero di maestra). Attualmente
staziona e rende felice il Suo armatore nelle acque dell'Adriatico.
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